Published On: Dicembre 6th, 20244,7 min read454 wordsViews: 65Tags: , ,
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Scrive Giovanni:

Durante il weekend del 30/11 – 1/12 alcuni membri del gruppo animatori dell’oratorio si sono ritrovati a Chieri per un ritiro.

Dopo esserci sistemati, la prima attività svolta é stata quella di visitare alcuni tra i più importanti luoghi frequentati da Don Bosco nella sua adolescenza, aiutati dalla spiegazione della sua storia tramite una “guida”. Tornati all’oratorio abbiamo avuto un momento di pausa, seguito dalla cena e poi da un momento di svago, nel quale abbiamo provato e riprovato balletti, scenografia, e altro per lo spettacolo di Natale.

Il giorno dopo abbiamo cominciato già dal mattino con le attività: prima ci siamo ritrovati per discutere insieme sull’argomento scelto dal don e poi abbiamo avuto alcuni minuti per poter fare una nostra riflessione, ognuno per conto proprio, dopodiché abbiamo partecipato alla Messa della comunità. La giornata si é conclusa con un momento di svago e una piccola riunione per definire i prossimi incontri/impegni e per dare le ultime considerazioni su questo ritiro.

Sono stato molto felice di aver partecipato a questi eventi e che anche parecchi altri animatori ne abbiano fatto parte, perché ci hanno aiutato ad unirci come gruppo, a legare di più gli uni con gli altri e oltretutto stacchiamo dalla solita realtà e siamo più “tranquilli”.

Scrive Greta:

Durante le due giornate di ritiro ci siamo sentiti immersi in un’atmosfera particolare che ci ha permesso in qualche modo di conoscere meglio il nostro oratorio e Don Bosco. Abbiamo “vissuto” con don Bosco e lo abbiamo conosciuto come se fosse stato un nostro coetaneo e questo ci ha permesso di poter quasi vivere la sua stessa esperienza.

La sera, in particolare, c’è stato un momento in cui si è discusso seriamente sulla motivazione o vocazione che spinge una persona a voler intraprendere il percorso di salesiano, poiché ritenuta una scelta molto importante. Abbiamo avuto la possibilità di parlarne e fare domande inerenti a questo tema ai nostri accompagnatori.

La formazione, invece, ha toccato il tema della speranza legata a tematiche che forse ci toccano più direttamente. Infatti, dopo una riflessione sui motivi che ci spingono ad alzarci la mattina e sull’importanza della libertà che deve stare alla base di una relazione (di qualsiasi tipo: parentale, tra un ragazzo ed una ragazza o semplicemente tra due amici), abbiamo avuto un momento in cui ognuno singolarmente ha provato a scrivere o pensare su quanto  discusso.

Queste due giornate, oltre che essere state fonte di aggregazione, svago e anche divertimento, hanno lasciato in noi quella curiosità che ci porta ad interrogarci di più sui segnali che la vita ci dà. È stata un’occasione per stare insieme e conoscerci non solo a livello personale , ma anche di comunicare tra noi semplicemente lasciandoci guidare dai nostri formatori e dall’atmosfera.